SCHIUMA POLIURETANICA LE REGOLE PER UNA CORRETTA APPLICAZIONE

La schiuma poliuretanica autoespandente è un ottimo prodotto per sigillare e riempire buchi e piccole cavità altrimenti difficili da raggiungere con altri prodotti, ma è necessario tenere sempre presente alcune regole:

1- PREPARAZIONE DELLE SUPERFICI

Per fare in modo che la schiuma poliuretanica autoespandente abbia una buona presa sul materiale e sia garantito correttamente il processo di polimerizzazione è necessario pre-trattare le superfici su cui si intende applicarla.

A questo scopo esistono prodotti appositi per la fase preparatoria ma attenzione: ogni superficie deve essere trattata con un detergente specifico per quel materiale, in modo che non lo corroda o rovini.

A riguardo, ti segnaliamo alcuni prodotti studiati appositamente per questo scopo prodotti da un’azienda specializzata in questo settore:

Detto questo, ricordati che l a superficie su cui deve essere estrusa la schiuma poliuretanica deve sempre essere inumidita con un po’ di acqua in modo da garantire una maggiore adesione al substrato e soprattutto una perfetta polimerizzazione della miscela.

 

2- TEMPERATURA DELL’AMBIENTE

La schiuma poliuretanica autoespandente è fortemente influenzata dalla temperatura dell’ambiente in cui deve agire che ne determinerà la corretta polimerizzazione, solidificazione e qualità del materiale espanso finale.

La temperatura minima di applicazione non deve mai essere al di sotto dei 5°C (+5°) a meno che non si utilizzino schiume specifiche per applicazioni a basse temperature, come ad esempio la schiuma poliuretanica Gebofoam Nordic utilizzabile addirittura in celle frigorifere e garantita fino a -15°.

La temperatura massima di applicazione, invece, non deve essere mai superiore i 40°C (+40°), il surriscaldamento dei gas sotto pressione della bombola contenitore potrebbero causarne l’esplosione.

In ogni caso, tieni sempre a mente che i risultati più performanti si otterranno sempre con temperatura dell’ambiente intorno ai +18°/+20°.

Consiglio: se ti accorgi che la temperatura della bomboletta non è ottimale immergila in acqua tiepida, per innalzare la temperatura interna della miscela, o in acqua fresca, per abbassarla.

Questo ti consentirà di portare la miscela ad una corretta temperatura interna per una polimerizzazione efficace.

 

3- IL VOLUME DI ESPANSIONE

La schiuma poliuretanica autoespandente è un ottimo prodotto per sigillare e riempire buchi e piccole cavità altrimenti difficili da raggiungere proprio grazie alla sua capacità di autoespansione.

Bisogna però tenere ben presente che il volume della miscela aumenta circa del 20%\30% fino ad arrivare in alcuni casi a raddoppiare il suo volume.

Per evitare fuoriuscite di schiuma, quindi, ricordarsi di non sovra riempire le cavità poiché la schiuma fresca si dilata notevolmente.

Tenendo presente la percentuale media di espansione del suo volume (20%-30%), conviene riempire circa la metà della cavità da trattare, o comunque, tenere in considerazione una corretta proporzione tra la cavità e la percentuale di dilatazione della schiuma in modo da evitare sovra dosaggi.

Se invece parliamo esclusivamente di sigillatura e isolamento dei giunti nei serramenti, l’utilizzo di una schiuma poliuretanica tradizionale porterebbe causare dei problemi:

tralasciando ciò che riguarda i difetti della schiuma poliuretanica tradizionale nella posa del serramento, sarebbe meglio utilizzare una schiuma poliuretanica a basso livello di espansione proprio per evitare errori nel dosaggio e fuoriuscita di materiali su superfici che poi devono essere prontamente pulite.

Ne è un esempio la schiuma poliuretanica elastica per serramenti Elastic B2 di G&B, altamente elastica, a bassa espansione, alto livello di isolamento termo-acustico e ignifuga con certificazione in Classe B2

In caso di fuoriuscita della schiuma poliuretanica dalle cavità di applicazione è importante ricordarsi che la miscela può essere sciolta ed eliminata del tutto solo prima della sua solidificazione attraverso solventi specifici, come ad esempio il detergente per schiuma poliuretanica Gebofoam D500 che rimuove e scioglie istantaneamente residui di schiuma non indurita.

Ricordati che la polimerizzazione e solidificazione della schiuma poliuretanica avviene per reazione con l’umidità dell’aria, quindi, se devi riempire spazi maggiori di 20 cm (>20 cm) dove occorrono più strati di schiuma, ti conviene nebulizzare la superficie di ogni strato prima di procedere con l’estrusione dello strato successivo.

L’umidità deve raggiungere gli strati più interni della schiuma per solidificarla del tutto e garantire una presa ottimale, nebulizzando dell’acqua tra uno strato e l’altro permetterai alla schiuma di polimerizzarsi più efficacemente riducendo i tempi di presa sul materiale.

 

4- ATTREZZATURA DI ESTRUSIONE

Solitamente la stessa tipologia di schiuma poliuretanica, è distribuita in bombolette pronte all’uso predisposte per utilizzo manuale o per utilizzo con apposite pistole per schiuma poliuretanica.

La scelta della tipologia di estrusione è dettata per lo più da una questione di comodità nella lavorazione, precisione, e qualità generale del risultato finale.

Le bombolette predisposte all’estrusione manuale sono dotate di uno specifico erogatore a cannuccia di lunghe dimensioni con un ugello terminale stretto, così da poter raggiungere piccole cavità con facilità e indirizzare l’estrusione in maniera precisa.

Di per sé, però, l’erogazione manuale vincola ad una maggiore difficoltà nel dosare la potenza di estrusione della schiuma che, come abbiamo visto, è importante per evitare fuoriuscite o sovra dosaggi.

Inoltre, l’estrusione manuale deve rispettare una regola molto importante: la bomboletta deve essere rigorosamente utilizzata capovolta, in modo da evitare che il propellente fuoriesca senza portarsi dietro la miscela di pre-polimero. Una corretta agitazione della bomboletta prima dell’estrusione è importante proprio per una corretta miscelazione dei suoi componenti, che puoi trovare nell’articolo Schiuma poliuretanica: cos’è e quando usarla.

La pistola da estrusione, come ad esempio la pistola per schiuma poliuretanica Gebofoam, invece, è un’attrezzatura professionale composta da materiali di alta qualità ed è studiata appositamente per ottenere i migliori risultati.

L’impugnatura ergonomica consente una presa salda e bilanciata nonostante le grandi dimensioni della bomboletta e l’estrusione avviene in maniera molto precisa.

Inoltre, a differenza dell’erogazione manuale, le pistole sono dotate di una specifica valvola che regola la pressione di estrusione, permettendo all’operatore di dosare la quantità di schiuma erogata in base alle sue necessità.

La pistola per schiuma poliuretanica Top Gun di Iso Chemie è addirittura rivestita completamente da una speciale pellicola antiadesiva che rende più difficile la solidificazione della schiuma sulla sua superficie evitando incrostazioni e otturazioni della canna o delle parti meccaniche.

 

5- PULIZIA ED ELIMINAZIONE DELLA SCHIUMA IN ECCESSO

Questo è un punto ostico su cui, purtroppo, ci sono ben poche cose da dire: se vuoi pulire o eliminare la schiuma poliuretanica autoespandente lo devi fare prima che si solidifichi, altrimenti, l’unica possibilità che avrai sarà tagliarla e grattarla con un raschietto, rischiando di rovinare la superficie.

Questo particolare è da tenere bene a mente, a meno che la superficie trattata non sia materiale grezzo o possa essere raschiato senza problemi.

Una volta che la schiuma si è solidificata, in diversi casi, è necessario eliminare l’eccedenza dalla cavità o dal materiale su cui è applicata in seguito all’espansione del suo volume per effetto di reazione con l’umidità.

In questi casi basterà l’utilizzo di un normale cutter da taglio per sezionare in maniera precisa il materiale in eccesso. La schiuma solidificata è un materiale elastico e morbido, la lama non

Nel caso invece di estrusione accidentale di schiuma, fuoriuscita dalle cavità di riempimento per sovra dosaggio su materiali da non contaminare, errori in genere dovuti alla caduta di schiuma poliuretanica o residui su materiali che non sono da trattare, la schiuma deve essere eliminata immediatamente dalla superficie per evitare il rischio di rovinare del tutto il materiale.

Se ti trovi in un caso come questo devi utilizzare prodotti specifici, studiati apposta per sciogliere la schiuma senza aggredire troppo la superficie sottostante, come il detergente per schiuma poliuretanica Gebofoam D500, un solvente studiato appositamente per sciogliere istantaneamente la schiuma poliuretanica allo stato liquido.

 

6- AVVERTENZE DI MANIPOLAZIONE E STOCCAGGIO DELLE BOMBOLETTE

E’ importante evitare il contatto con la pelle utilizzando guanti protettivi e procedere all’estrusione solo in ambienti ben ventilati, a meno che non venga utilizzata una maschera protettiva o con idoneo filtro antigas.

In ogni caso, una volta indurita, la schiuma poliuretanica autoespandente è inerte e non pericolosa per il contatto anatomico e si può forare, tagliare, stuccare e verniciare.

La schiuma poliuretanica autoespandente deve essere conservata in luoghi freschi ed asciutti, evitandone l’esposizione al sole e soprattutto che la bomboletta raggiunga temperature superiori ai 40°C (+40°) per evitare il rischio di esplosione a causa dei gas sotto pressione.

Se ben conservata, la miscela è stabile ed utilizzabile fino a 12 mesi (dipende comunque dal tipo di schiuma, quindi, accertati sempre di questo aspetto leggendo bene l’etichetta informativa)

E’ importante ricordarsi che lo stoccaggio della bomboletta di schiuma poliuretanica autoespandente deve avvenire in posizione rigorosamente verticale, ad eccezione di bombolette prodotte con apposite valvole che impediscano la fuoriuscita del propellente, consentendo in questo caso anche lo stoccaggio orizzontale.

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